Un po’ di storia sulle medagliette degli AA

Le tradizioni relative alle medagliette, i medaglioni e i compleanni di sobrietà variano in diverse parti del paese, e ho pensato potesse essere interessante raccontare un po’ della loro storia.

Ci sono prove che, già nei primi tempi, molte persone in AA portavano con sé dei ricordi personali per tenere a mente l’importanza della loro sobrietà. Clarence H. Snyder,l’Home Brewmeister, bevve l’ultima volta l’11 febbraio 1938 e portò con sé fino alla morte (22 marzo 1984) un medaglione ricavato da un dollaro d’argento e un ciondolo da orologio. Risale almeno alla metà degli anni ’40, e i fori rappresentano i suoi 46 anni di sobrietà. Clarence fondò il gruppo AA n.3 a Cleveland nel 1939 e, all’inizio, aveva un tasso di recupero più alto di Bill e del Dr. Bob messi insieme. La sua storia, “Home Brewmeister“, si trova a pagina 297 del Grande Libro.

Suor Ignatia, la suora che aiutò il Dr. Bob a far partire il programma di ospedalizzazione al St. Thomas Hospital di Akron, fu la prima a usare medaglioni in Alcolisti Anonimi. Dava agli alcolisti che lasciavano l’ospedale dopo cinque giorni di disintossicazione un medaglione del Sacro Cuore, spiegando che accettarlo significava un impegno verso Dio, verso AA e verso la sobrietà. Se avessero deciso di bere, dovevano restituirglielo prima di farlo. Questi medaglioni erano già stati usati prima di AA dal Movimento per la Temperanza di Padre Matthew negli anni ’40 dell’800 e dai Pioneer, un movimento irlandese per la sobrietà negli anni ’90 dello stesso secolo.

L’usanza di distribuire gettoni della sobrietà in AA viene attribuita a un gruppo di Elmira, New York, nel 1947. La celebrazione dei compleanni di sobrietà arrivò invece dall’Oxford Group, dove si festeggiava l’anniversario della rinascita spirituale. Nei primi tempi di AA, le persone sceglievano la data dell’ultima bevuta.

Le prime celebrazioni dei compleanni portavano spesso a ricadute, e il Dr. Harry Tiebout fu chiamato a esaminare il problema. In un articolo intitolato “When the Big ‘I’ Becomes Nobody” (AAGV, settembre ’65), commentò:
“All’inizio di AA, mi consultarono per un problema serio che affliggeva un gruppo locale. La pratica di festeggiare un anno di sobrietà con una torta aveva portato alcuni membri a bere poco dopo la celebrazione. Sembrava che alcuni non sapessero reggere il successo. Mi chiesero di decidere se mantenere o abolire le torte. Come al solito, mi tirai indietro, non per timidezza ma per ignoranza. Tre o quattro anni dopo, AA mi diede la risposta: il gruppo non aveva più quel problema perché, come disse un membro, ‘Festeggiamo ancora, ma un anno di sobrietà ormai è cosa comune. Nessuno ci fa più tanto caso’.”

Il Grapevine pubblicò molti articoli su gettoni, torte e medaglioni. Ecco un breve riassunto:

  • Febbraio 1948“Perché tutte queste congratulazioni? Quando iniziamo a prenderci i meriti (persino agli anniversari), finiamo dritti nel posacenere.” (metafora vivida che rappresenta la ricaduta nell’alcolismo dopo un periodo di sobrietà, soprattutto quando ci si lascia prendere dall’orgoglio o dall’autocompiacimento.)
  • Luglio 1948: Il gruppo di Larchmont, NY, regala un cammello di bronzo su base di mogano per il 1°, 5° e 10° anniversario. “Il cammello rappresenta lo scopo di ogni AA sincero: vivere 24 ore senza bere.”
  • Agosto 1948: Il gruppo di Artesia, NM, assegna biglie di vetro a tutti i membri. Se ti beccano senza, paghi 25 centesimi per il fondo del gruppo.
  • Giugno 1953: Il gruppo di Portland, Maine, usa chip da poker di nove colori. Quello bianco indica il mese di prova. Dopo un mese, si passa al rosso, poi al blu per due mesi, nero per tre, verde per quattro, e così via fino al trasparente per un anno.
  • Gennaio 1955: A Charlotte, NC, la “camminata” che la persona fa alla fine della riunione per prendere il gettone bianco è un’ammissione pubblica di aver accettato i principi di AA. A tre mesi si passa al rosso, a sei all’ambra, a nove al verde acqua e all’anno al blu. Alcuni sponsor regalano un chip d’argento inciso a cinque anni.
  • Marzo 1956“Il gettone da poker da una tonnellata”. Un membro di Alton, Illinois, racconta di aver dato un chip a un amico nel 1948 dicendogli: “Se decidi di bere, buttalo via prima.”
  • Ottobre 1956: A Bangor, WA, una donna viene cacciata da un bar perché il barista vede il suo chip bianco e non vuole alcolisti nel locale.
  • Aprile 1957: A Cape Cod, si festeggiano 1, 5 e 15 anni con placche di legno intagliate con gli slogan.
  • Luglio 1957: In Canada, un gruppo usa una “lavagna dei compleanni” dove si contribuisce con un dollaro per ogni anno di sobrietà.
  • Luglio 1957: In Oregon, il festeggiato parla, lo sponsor lo presenta, un parente porta la torta e il gruppo canta “Happy Birthday”.
  • Aprile 1959: A Patterson, NJ, si tengono discorsi per i “spilla da tre mesi”.

Ed ecco qualche informazione su gettoni, torte e medaglioni.

Io ricevetti la mia prima biglia bianca di marmo il giorno in cui smisi di bere.Me ne rimanevano solo due quando arrivai in AA: una l’avevo persa e l’altra era fuori a cercarla (La battuta suggerisce che una parte di sé era già perduta nell’alcol (“una biglia persa”), mentre l’altra vagava senza meta “a cercarla” – una metafora perfetta per la disperazione dell’alcolista attivo). Il gruppo me ne diede un’altra a 30 giorni, 90, 6 mesi e un chip blu a un anno. Al secondo anno, Tex mi regalò un medaglione di bronzo con questa frase: “Non ti farò i complimenti per questo chip. Perché diavolo dovremmo congratularci per aver fatto quello che avresti dovuto fare fin dall’inizio? Ma ti dico: ‘Ben fatto, te lo sei guadagnato!’”

E non dimenticherò mai il regalo che Tex mi fece dopo tre settimane di sobrietà: un proiettile calibro 45 da tenere in tasca come “rosario della preghiera” e per ricordare il suo monito: “I miei ragazzi non si ubriacano. Se decidi di prendere la strada più facile, vieni a prendere la pistola: il proiettile ce l’hai già!” Lo conservo ancora, insieme alla mia sobrietà.

Entrambi mi salvarono la vita e me ne diedero una nuova.

Amore e pace,
Barefoot


Indice delle pagine della storia di AA


Come in tante cose, specialmente per noi alcolisti, la nostra Storia è il nostro Bene Più Prezioso! Ognuno di noi è arrivato alla porta di AA con un’intensa e lunga “Storia di Cose Che Non Funzionano”. Oggi, in AA e nella Recupero, la nostra Storia si è arricchita di un’intensa e lunga “Storia di Cose Che FUNZIONANO!” E non rimpiangeremo il passato né vorremo chiuderci la porta alle spalle!

ABC del recupero

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