
LA SITUAZIONE DI CHI HA UNA RICADUTA
Nel primo opuscolo pubblicato da Alcolisti Anonimi, “Un manuale per Alcolisti Anonimi“, edito all’inizio del 1940, poco dopo il Grande Libro, dal Gruppo AA n. 1 di Akron, Ohio (il gruppo di casa del Dr. Bob), compare la seguente affermazione sulla condizione di chi ricade. Il Dr. Bob probabilmente contribuì alla stesura e alla diffusione di questo opuscolo.
“Un Alcolista Anonimo è un alcolista che, attraverso l’applicazione e l’adesione alle regole stabilite dall’organizzazione, ha rinunciato completamente all’uso di qualsiasi bevanda alcolica. Nel momento in cui beve consapevolmente anche solo una goccia di birra, vino, superalcolici o qualsiasi altra bevanda alcolica, perde automaticamente lo status di membro di Alcolisti Anonimi.”
Questa affermazione è ancora oggi pienamente valida e lo sarà per sempre.
Quanto segue chiarisce alcuni malintesi presenti nell’attuale Comunità, che tende a prendere le distanze da questa affermazione così importante.
Non appena un membro beve consapevolmente anche solo una goccia, ha violato l’unico requisito per l’appartenenza – il desiderio di smettere di bere – e perde ogni status come membro… Naturalmente, è sempre il benvenuto a tornare, ma ricomincerà da zero, come un nuovo arrivato, per cercare di capire e imparare dove ha cercato di prendere scorciatoie nel programma… con la speranza di non ripetere gli stessi errori.
Il programma degli Alcolisti Anonimi è efficace al cento per cento per coloro che seguono fedelmente le regole. Sono quelli che cercano di fare i furbi a ritrovarsi nel loro vecchio stato di ubriachezza e, se riescono a tornare vivi, a ricominciare come nuovi membri.
Il primo paragrafo del Capitolo Cinque spiega molto chiaramente chi sono queste persone, quelle che ricadono: coloro che non possono o non vogliono donarsi completamente a questo semplice programma, che non riescono o non vogliono essere onesti con se stessi.
Tra l’altro, ciò implica che alcuni di noi potrebbero non farcela. Potremmo avvicinarci al programma (i Dodici Passi) più e più volte, eppure potremmo comunque non riuscire… Perché? Per un’unica ragione: non riusciamo a essere onesti con noi stessi.
E se ci riusciamo, dobbiamo continuare a esserlo. Per farlo, dobbiamo praticare i Passi, un giorno alla volta.
Il libro, nel paragrafo iniziale della Prefazione alla Prima Edizione, usa la parola “precisamente”: “Mostrare ad altri alcolisti precisamente come siamo guariti è lo scopo principale di questo libro…” Se vogliamo guarire, dobbiamo seguire lo stesso percorso, il Programma, i Passi, nel modo più preciso possibile.
Una cosa che dobbiamo capire una volta per tutte è che la “Fratellanza” non è il “Programma”. I Passi sono il “Programma”. La Fratellanza è il luogo in cui impariamo a mettere in pratica i Passi per formare un vero legame con il nostro Sé interiore, con gli altri membri e con il nostro Potere Superiore.
Molti hanno raggiunto e mantenuto la sobrietà solo con il Grande Libro e i Passi, trovandosi in luoghi dove non esisteva una comunità o dove non poteva esistere, sponsorizzati da Bill e dal Dr. Bob nelle prime 164 pagine, e incontrando i loro compagni alcolisti leggendo le storie alla fine del libro… Sono i “Loners”, anche se oggi, per la maggior parte, hanno una comunità che si è formata nel corso degli anni attraverso la radio, le lettere e ora internet…
Indice delle pagine della storia di AA
Come in tante cose, specialmente per noi alcolisti, la nostra Storia è il nostro Bene Più Prezioso! Ognuno di noi è arrivato alla porta di AA con un’intensa e lunga “Storia di Cose Che Non Funzionano”. Oggi, in AA e nella Recupero, la nostra Storia si è arricchita di un’intensa e lunga “Storia di Cose Che FUNZIONANO!” E non rimpiangeremo il passato né vorremo chiuderci la porta alle spalle!
Continua a tornare!
Un giorno alla volta!
