Lavorare i Passi

Mi è capitato di essere rimproverato (da altri membri di AA) perché durante le riunioni condivido su come i Passi siano stati pensati per essere lavorati immediatamente e con prontezza. Mi è stato detto che questa “teoria” potrebbe “danneggiare” i nuovi arrivati (con solo pochi giorni, settimane o mesi di sobrietà) che probabilmente non sarebbero ancora “pronti” a intraprendere questo lavoro. Di solito mi viene risposto che questi nuovi membri dovrebbero semplicemente frequentare le riunioni per un po’ e che, col tempo, “capiranno” quando saranno pronti per entrare nel Programma (se prima non ricadono).

Non credo che dobbiamo prima mettere in ordine la nostra vita e poi rivolgerci a Dio. Sono convinto che ci rivolgiamo a Dio e che, SOLO ALLORA, iniziamo a riordinare la nostra esistenza. Questo è esattamente lo scopo dei Passi: far entrare Dio nella nostra vita.

Nei primi anni di AA, quando una persona nuova si presentava alla sua prima riunione chiedendo quando avrebbe iniziato a lavorare i Passi, i membri più anziani rispondevano: “Beh, quando vuoi stare meglio? Se vuoi guarire ora, inizieremo i Passi ora. Se NON vuoi guarire subito, puoi rimandarli, ma così facendo probabilmente ricadrai.” Lo stesso accadde a me nel 1974 quando smisi di bere: mi fu detto “Nel tuo caso, prima è, meglio è.”

A dire il vero, Bill Wilson iniziò i Passi nel giro di due giorni, il Dottor Bob dopo un solo giorno, e Bill Dotson (AA #3) anch’egli dopo pochi giorni. Ma per me la questione fondamentale è: “Cosa dicono il Programma AA e la letteratura ufficiale al riguardo?” Ecco i riferimenti temporali presenti nel Grande Libro (numeri di pagina e paragrafo si riferiscono alla quarta edizione americana ma spesso combaciano nella versione italiana):

Pagina xxvi:4 – “Sebbene troviamo la soluzione su un piano sia spirituale che altruistico, raccomandiamo il ricovero per l’alcolista particolarmente agitato o confuso. Nella maggior parte dei casi è essenziale che la mente sia lucida prima di essere avvicinato, così avrà maggiori possibilità di comprendere e accettare ciò che proponiamo.” (Dunque è necessario prima disintossicarsi dall’alcol, processo che di solito richiede 2-3 giorni, o 5-6 nei casi più gravi, prima di iniziare il lavoro. Vedi anche pagina xxvii:7.)

Pagina xxvii:5 – “Molti anni fa, uno dei principali autori di questo libro (Bill Wilson) fu nostro paziente in questo ospedale e durante la degenza apprese alcuni principi che mise in pratica IMMEDIATAMENTE.” (In circa tre giorni Bill iniziò a lavorare gran parte di quello che sarebbe diventato il programma AA. Vedi anche pagina 13.)

Pagina xxvii:7 – “Ovviamente l’alcolista deve essere liberato dalla dipendenza fisica, il che spesso richiede un preciso protocollo ospedaliero, prima che gli interventi psicologici (come i Passi) possano essere pienamente efficaci.” (Per trarre beneficio dagli strumenti psicologici dobbiamo applicarli. Quindi ribadisce la necessità di disintossicarsi prima, processo di 2-3 giorni, o 5-6 nei casi estremi. Vedi anche pagina xxvi:4.)

Pagine 13-15 – “In ospedale fui (Bill) separato dall’alcol per l’ultima volta (Bill fu ricoverato al Towns Hospital alle 14:30 dell’11 dicembre 1934. Aveva 39 anni). Il trattamento si rivelò necessario, poiché mostravavo segni di delirium tremens.

Un foglietto importantissimo

“Lì umilmente offrii me stesso a Dio, così come allora Lo comprendevo, perché facesse di me ciò che voleva. Mi misi SENZA RISERVE sotto la Sua cura e guida. Ammisi per la prima volta che di per me stesso non ero nulla; che senza di Lui ero perduto (Bill compie quello che poi divenne il Terzo Passo. Aveva già raggiunto le conclusioni del Primo Passo a pagina 8:1 e del Secondo Passo a 12:4). AFFRONTAI senza pietà i miei peccati (quello che poi divenne il Quarto Passo) e diventai disposto a lasciare che il mio nuovo Amico (Dio) li portasse via, radice e ramo (quello che poi divennero il Sesto e Settimo Passo). Da allora non ho più bevuto.

“Il mio compagno di scuola (Ebby Thacher) mi fece visita, e gli ESPOSI COMPLETAMENTE i miei problemi e le mie mancanze (quello che poi divenne il Quinto Passo). Facemmo una lista delle persone che avevo ferito o verso cui provavo risentimento. Espressi la mia piena disponibilità ad avvicinarle, ammettendo i miei torti (quello che poi divenne l’Ottavo Passo). NON avrei mai più dovuto criticarle. Avrei dovuto sistemare TUTTE queste situazioni al MEGLIO delle mie capacità (quello che poi divenne il Nono Passo).

“Avrei dovuto verificare i miei pensieri alla luce della nuova coscienza di Dio dentro di me. Il buon senso sarebbe così diventato un senso superiore (queste due righe si riferiscono a quello che poi divenne il Decimo Passo). Dovevo stare in silenzio quando ero in dubbio, chiedendo SOLO direzione e forza per affrontare i miei problemi come Lui voleva. NON avrei mai dovuto pregare per me stesso, se non in relazione alla mia utilità per gli altri (quello che poi divenne l’Undicesimo Passo). Solo allora potevo aspettarmi di ricevere. Ma sarebbe stato in grande misura.

“Il mio amico promise che, una volta fatte queste cose, avrei instaurato un nuovo rapporto con il mio Creatore; che avrei avuto gli elementi di un modo di vivere che rispondeva a TUTTI i miei problemi (quello che poi divennero le prime due parti del Dodicesimo Passo). La fede nel potere di Dio, insieme a sufficiente volontà, onestà e umiltà per stabilire e mantenere il nuovo ordine delle cose, erano i REQUISITI ESSENZIALI.

“Semplice, ma non facile; un prezzo DOVEVA essere pagato. Significava la DISTRUZIONE dell’egocentrismo. DOVEVO affidarmi in OGNI cosa al Padre della Luce che guida tutti noi.”

“Queste erano proposte rivoluzionarie e drastiche, ma nel momento in cui le accettai COMPLETAMENTE, l’effetto fu elettrico. Provai un senso di vittoria, seguito da una pace e serenità mai conosciute prima. C’era una fiducia totale. Mi sentii sollevato, come se il vento puro e forte di una vetta montana mi attraversasse. Dio viene alla maggior parte degli uomini gradualmente, ma il Suo impatto su di me fu improvviso e profondo.

“Per un attimo mi spaventai, e chiamai il mio amico, il dottore (il dottor Silkworth), per chiedergli se fossi ancora sano di mente. Mi ascoltò stupito mentre parlavo.

“Alla fine scosse la testa dicendo: ‘Tti è successo qualcosa che non capisco. Ma faresti meglio a tenertelo stretto. Qualsiasi cosa è meglio di come eri prima.’ Il buon dottore ora vede molti uomini che hanno esperienze simili. Sa che sono reali.

“Mentre ero in ospedale, mi venne il pensiero che ci fossero migliaia di alcolisti senza speranza che avrebbero potuto essere felici di avere ciò che mi era stato dato così liberamente. Forse potevo aiutarne alcuni. A loro volta, avrebbero potuto lavorare con altri.

“Il mio amico aveva sottolineato l’ASSOLUTA NECESSITÀ di vivere questi principi in TUTTE le mie azioni. Era particolarmente IMPERATIVO lavorare con gli altri come lui aveva lavorato con me (quello che poi divenne l’ultima parte del Dodicesimo Passo). La fede senza opere è morta, disse. E quanto è terribilmente vero per l’alcolista! PERCHÉ SE UN ALCOLISTA NON PERFEZIONA E AMPLIA LA SUA VITA SPIRITUALE ATTRAVERSO IL LAVORO E IL SACRIFICIO DI SÉ PER GLI ALTRI, NON POTRÀ SOPRAVVIVERE ALLE INEVITABILI PROVE E MOMENTI DIFFICILI CHE LO ASPETTANO. Se non avesse lavorato, avrebbe SICURAMENTE bevuto di nuovo, e se avesse bevuto, sarebbe sicuramente morto. Allora la fede sarebbe davvero morta. Per noi è esattamente così.” (Quindi, due o tre giorni dopo il ricovero di Bill l’11 dicembre 1934, ebbe un’esperienza spirituale COME RISULTATO dell’aver lavorato quasi tutti i Passi immediatamente e rapidamente in pochi giorni. POI parlò con il suo medico di ciò che gli era accaduto il 14 dicembre e fu dimesso dall’ospedale il pomeriggio del 18 dicembre).

Pagina 58:2 – “Se hai deciso di volere ciò che noi abbiamo e sei disposto a fare qualsiasi cosa per ottenerlo – ALLORA SEI PRONTO A FARE CERTI PASSI.” (Vorrei suggerire che si riferiscono a DODICI PRECISI PASSI, e presto capirai perché. Alcuni dicono che dobbiamo rimanere nei primi tre Passi per un anno quando siamo nuovi, ma nota bene ciò che dice subito dopo sul Terzo Passo alle pagine 63 e 64.)

Pagina 63:4 – “POI iniziamo un corso di AZIONE VIGOROSA, il primo passo del quale è una pulizia personale, che molti di noi non avevano mai tentato. Sebbene la nostra decisione (quella del Terzo Passo) fosse un passo vitale e cruciale, avrebbe avuto POCO EFFETTO PERMANENTE se non fosse stata SEGUITA SUBITO da uno SFORZO INTENSO per affrontare, E liberarci, delle cose in noi che ci avevano bloccato.” (Quindi dice che questa decisione del Terzo Passo avrà POCO EFFETTO PERMANENTE se non la seguiamo IMMEDIATAMENTE con un IMPEGNO ATTIVO a lavorare i Passi dal Quarto al Nono, perché è nei Passi Quattro, Cinque e Sei che affrontiamo ciò che ci impedisce di affidare la nostra volontà e la nostra vita a Dio, e nei Passi Sette, Otto e Nove che ci liberiamo di ciò che ci blocca. Quindi, il modo in cui affidiamo la nostra volontà e vita alla cura di Dio così come Lo comprendiamo è lavorare SUBITO e con FORZA ALMENO i sei Passi centrali.)

Pagina 74:2 – “Nonostante la GRANDE NECESSITÀ di discutere di noi stessi con qualcuno (fare il Quinto Passo), può darsi che uno si trovi in una situazione in cui non c’è nessuno adatto disponibile. Se è così, questo passo può essere rimandato, SOLO, però, se ci teniamo in COMPLETA PRONTEZZA a portarlo a termine alla PRIMA occasione.” (Vedi anche pagina 75:1.)

Pagina 75:1 – “Quando decidiamo chi ascolterà la nostra storia (il nostro Quinto Passo), NON PERDIAMO TEMPO.” (Quindi, dopo aver scritto il nostro inventario del Quarto Passo su risentimenti, paure, relazioni sessuali e danni arrecati, dice di CONDIVIDERE IMMEDIATAMENTE il Quinto Passo.)

Pagina 75:3 – “Tornati a casa, troviamo un posto dove poter stare in silenzio per UN’ORA, esaminando con cura ciò che abbiamo fatto.” (Dice che SUBITO dopo il Quinto Passo, passiamo UN’ORA di tranquillità ininterrotta, verificando se le fondamenta che abbiamo costruito con i primi cinque Passi sono state fatte con onestà e al meglio delle nostre capacità. Poi vedi pagina 76:1.)

Pagina 76:1 – “Se possiamo rispondere in modo soddisfacente (alle domande del paragrafo precedente), PASSIAMO POI al Sesto Passo. Abbiamo sottolineato che la disponibilità è indispensabile. SIAMO ORA PRONTI a lasciare che Dio ci tolga TUTTE le cose che abbiamo ammesso essere riprovevoli (nel Quarto e Quinto Passo)? Può ORA prenderle TUTTE – ogni singola cosa? Se ci aggrappiamo ancora a qualcosa che non vogliamo lasciare andare, chiediamo a Dio di aiutarci a essere disposti.” (Quindi il Sesto Passo segue immediatamente l’ora di riflessione dopo il Quinto. Quindi il Quinto e il Sesto vengono fatti nello stesso giorno.)

Pagina 76:2 – “QUANDO SIAMO PRONTI (il che risponde a una delle domande del Sesto Passo), diciamo qualcosa del genere: ‘Mio Creatore, sono ORA disposto a darti tutto di me, il bene e il male. Ti prego di rimuovere da me OGNI singolo difetto che si frappone alla mia utilità verso di Te e verso gli altri. Dammi la forza, mentre mi allontano da qui, di fare la Tua volontà. Amen.’ Abbiamo così completato il Settimo Passo.” (Nel Sesto Passo ci è stato chiesto se eravamo pronti. Se lo siamo, facciamo poi il Settimo. Se ci sono alcuni difetti con cui NON siamo ancora disposti a rivolgerci a Dio, preghiamo per la volontà di chiedere il Suo aiuto, ma procediamo comunque al Settimo Passo con quelli con cui SIAMO disposti. In ogni caso, il Quinto, Sesto e Settimo Passo vengono tutti completati nello stesso giorno. Il Terzo e il Settimo Passo diventano poi una pratica quotidiana, da vivere per il resto della nostra vita.)

Pagina 76:3 – “ORA ci serve più azione, senza la quale scopriamo che ‘la fede senza le opere è morta’. Esaminiamo l’Ottavo e il Nono Passo. Abbiamo una lista di TUTTE le persone che abbiamo danneggiato e a cui siamo disposti a fare ammenda. L’abbiamo fatta durante l’inventario. Ci siamo sottoposti a un drastico esame di noi stessi. ORA andiamo dai nostri simili e ripariamo i danni del passato. Tentiamo di spazzare via le macerie accumulate nel nostro sforzo di vivere di volontà propria e di dirigere lo spettacolo da soli. Se non abbiamo la volontà di farlo, chiediamo finché non arriva. Ricorda che all’inizio avevamo concordato di fare qualsiasi cosa per la vittoria sull’alcol.” (ORA è menzionato due volte in questo paragrafo, e dice persino “ORA andiamo”. Quindi i Passi dal Quinto al Nono vengono TUTTI completati in un giorno o due, secondo le indicazioni del Grande Libro. Se ci sono alcune ammende che NON siamo ancora disposti a fare, preghiamo per essere guidati verso la volontà di farle, ma procediamo con quelle che SIAMO disposti a fare.)

Pagina 84:2 – “Abbiamo iniziato con vigore questo modo di vivere (Decimo e Undicesimo Passo) MENTRE RIPULIVAMO IL PASSATO (Nono Passo).” (Quindi il Decimo e l’Undicesimo iniziano non appena cominciamo a fare le ammende.)

Pagina 156:3 – “Ma la vita non era facile per i due amici (Bill Wilson e il dottor Bob). Non mancavano le difficoltà. Entrambi capirono che DOVEVANO MANTENERSI SPIRITUALMENTE ATTIVI. Un giorno (26 giugno 1935, 16 giorni dopo che il dottor Bob aveva bevuto l’ultima volta) telefonarono alla caposala di un ospedale locale. Spiegarono il loro bisogno e chiesero se avesse un alcolizzato di prima categoria da proporre.

“Lei rispose: ‘Sì, ne abbiamo uno da paura (Bill Dotson, la cui data di sobrietà è il 26 giugno 1935). Ha appena picchiato un paio di infermiere. Quando beve, perde completamente la testa. Ma è un gran bravo ragazzo quando è sobrio, anche se è già stato qui otto volte negli ultimi sei mesi. Pare che una volta fosse un avvocato famoso in città, ma in questo momento lo abbiamo legato stretto al letto.’

“Ecco un candidato perfetto, ma, dalla descrizione, non troppo promettente. L’uso di PRINCIPI SPIRITUALI in casi del genere non era così ben compreso come oggi. Ma uno dei due amici disse: ‘Mettetelo in una stanza privata. Verremo noi.’

“Due giorni dopo (28 giugno 1935), un futuro membro degli Alcolisti Anonimi fissò con sguardo vitreo i due sconosciuti accanto al suo letto. ‘Chi siete voi due, e perché questa stanza privata? Prima ero sempre in corsia.’

“Uno dei visitatori rispose: ‘Le stiamo facendo una cura per l’alcolismo.’

“Sul volto dell’uomo si dipinse la disperazione mentre rispondeva: ‘Oh, ma non serve a niente. Niente può sistemarmi. Sono spacciato. Le ultime tre volte, mi sono ubriacato sulla strada di casa da qui. Ho paura anche solo di uscire dalla porta. Non riesco proprio a capirlo.’ (Parte del Primo Passo di Bill D., e si noti il lavoro del Dodicesimo Passo nei paragrafi seguenti. Bill era sobrio da soli 7 mesi e il dottor Bob da appena 18 giorni.)

“Per un’ora, i due amici gli raccontarono le loro esperienze con l’alcol. Lui ripeteva continuamente: ‘Sono io. Sono io. Bevo proprio così.’

“All’uomo nel letto fu spiegato l’avvelenamento acuto di cui soffriva, come deteriora il corpo di un alcolista e distorce la sua mente. Si parlò molto dello stato mentale che precede il primo drink.

“‘Sì, sono io,’ disse l’ammalato, ‘proprio così. Voi due ne sapete una più del diavolo, ma non vedo che bene possiate fare. Voi siete qualcuno. Io lo ero una volta, ma ora non sono più nessuno. Da quello che mi dite, sono più convinto che mai di non poter smettere.’ (Ancora il Primo Passo di Bill D.) A questo punto, i due visitatori scoppiarono a ridere. Il futuro membro Anonimo disse: ‘Non vedo proprio cosa ci sia da ridere.’

“I due amici parlarono della loro ESPERIENZA SPIRITUALE e gli raccontarono il corso di azione che avevano intrapreso.

“Lui li interruppe: ‘Una volta ero un fervente credente, MA QUESTO NON BASTA. Ho pregato Dio le mattine dopo le sbornie, giurando che non avrei più toccato una goccia, ma alle nove di sera ero già ubriaco fradicio.’

“Il giorno dopo, il candidato si dimostrò più ricettivo. Aveva riflettuto. ‘Forse avete ragione,’ disse. ‘Dio dovrebbe essere capace di fare qualsiasi cosa.’ (Secondo Passo di Bill D.) Poi aggiunse: ‘Di certo non ha fatto molto per me quando cercavo di combattere questa dannazione da solo.’

“IL TERZO GIORNO, l’avvocato affidò la sua vita alla cura e alla guida del suo Creatore (Terzo Passo di Bill D.) e disse che era perfettamente disposto a fare QUALSIASI COSA necessaria (Passi dal Quarto al Dodicesimo). Sua moglie arrivò, quasi non osando sperare, anche se le sembrava di vedere già qualcosa di diverso in suo marito. Aveva cominciato a vivere un’esperienza spirituale.”

Bill W. che porta i 12 Passi all’uomo nel letto

Pagina 156:3 – “Quel pomeriggio si vestì e uscì dall’ospedale da uomo libero. Si lanciò in una campagna politica, tenendo discorsi, frequentando circoli e luoghi di ritrovo, spesso rimanendo sveglio tutta la notte. Perse le elezioni per un soffio. Ma aveva trovato Dio, e trovando Dio aveva ritrovato se stesso.”

“Era il giugno del 1935. Non bevve mai più. Anche lui è diventato un membro rispettato e utile della sua comunità. Ha aiutato altri uomini a recuperare ed è una figura di rilievo nella chiesa da cui era stato a lungo assente.” (Quindi Bill Dotson, o AA #3, entrò subito nei Passi nel giro di pochi giorni, come si faceva nei primi tempi di AA.)

Pagina 291:6 – “Il giorno prima del mio rientro a Chicago, un mercoledì – giorno libero del dottor Bob – mi fece venire nel suo studio e passammo TRE O QUATTRO ORE ad affrontare formalmente il programma dei Sei Passi (che poi divenne il programma dei Dodici Passi di AA) così com’era allora. I sei passi erano:

  1. Deflazione completa (che poi divenne il Primo Passo).
  2. Dipendenza e guida da un Potere Superiore (che poi divenne i Passi 2, 3, 6, 7 e 11).
  3. Inventario morale (che poi divenne i Passi 4 e 10).
  4. Confessione (che poi divenne il Quinto Passo).
  5. Riparazione (che poi divenne i Passi 8 e 9).
  6. Lavoro continuo con altri alcolisti (che poi divenne il Dodicesimo Passo).

“Il dottor Bob mi guidò attraverso TUTTI questi passi. All’inventario morale (Passi 4 e 5), tirò fuori alcuni miei tratti negativi o difetti di carattere, come egoismo, presunzione, gelosia, negligenza, intolleranza, ira, sarcasmo e risentimenti. Li esaminammo a lungo e infine mi chiese se volevo che questi difetti fossero rimossi (Sesto Passo). Quando dissi di sì, ci inginocchiammo entrambi alla sua scrivania e pregammo, chiedendo che quei difetti fossero tolti (Settimo Passo).

“Questa scena è ancora vivida. Se vivrò fino a cent’anni, mi rimarrà sempre impressa. Fu molto toccante, e vorrei che ogni A.A. oggi potesse beneficiare di questo tipo di sponsorizzazione. Il dottor Bob SOTTOLINEAVA SEMPRE MOLTO FORTEMENTE l’aspetto religioso, e credo che aiutasse. So che aiutò me. Il dottor Bob mi guidò poi nei passi dedicati a mettere le cose a posto, in cui feci una lista di TUTTE le persone che avevo danneggiato (Ottavo Passo) e studiai modi e tempi per riparare gradualmente (Nono Passo).” (Ancora una volta, la maggior parte dei Passi affrontati in un solo giorno.)


I 6 passi così come li scrisse Bill W. …

  1. Ammessione di impotenza.
  2. Onestà con se stessi.
  3. Onestà con un altro.
  4. Ammende.
  5. Aiuto agli altri senza pretese.
  6. Preghiera a Dio come lo si intende.

E questo è tutto, così è stato per me… l’esperienza spirituale arrivata il mio 52° giorno, 21 aprile 1974… Non ho più bevuto dal mio primo meeting il 28 febbraio 1974, 11243 giorni fa oggi 10 dicembre 2004, grazie a questo tipo di sponsorizzazione da parte di Tex R., Chuck C., Cliff W., Joe Q., Wino Bob e tutti gli altri che mi hanno preso sotto la loro ala e si sono assicurati che capissi bene che dovevo lavorare i passi subito, se non prima. Tex insisteva che imparassi il programma di A.A. dal manoscritto originale del 1938 del Grande Libro!! Gli sarò sempre grato per questo!!

Ti suggerisco di leggere il paragrafo più corto del Grande Libro a pagina 88:1

“Funziona – Funziona davvero”

Amore e Pace, Barefoot


Indice delle pagine della storia di AA


Come in tante cose, specialmente per noi alcolisti, la nostra Storia è il nostro Bene Più Prezioso! Ognuno di noi è arrivato alla porta di AA con un’intensa e lunga “Storia di Cose Che Non Funzionano”. Oggi, in AA e nella Recupero, la nostra Storia si è arricchita di un’intensa e lunga “Storia di Cose Che FUNZIONANO!” E non rimpiangeremo il passato né vorremo chiuderci la porta alle spalle!

ABC del recupero

Continua a tornare!

Un giorno alla volta!


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